Il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi
Regione di Edmonton

Anno 4 Numero 3 Marzo 1987

di Alessandro Urso

Continuiamo, come annunciato due mesi fa, con questa rubrica nella speranza di far conoscere ai nostri lettori circa i nostri leaders e le organizzazioni che rappresentano. Di turno il Congresso Nazionale degli Italo- Canadese, Regione di Edmonton.

Origini

Storicamente, il C.N.I.C. veniva fondato ad Ottawa nel febbraio del 1974 durante un convegno di delegati provenienti da tutte le regioni del Canada. Si voleva creare un' organizzazione nazionale che rafforzasse i legami tra le varie associazione Italo-Canadesi, nonché il potenziamento delle aspirazioni culturali, economiche e sociali a livello federale. I signori Tony Cairo e Sabatino Roncucci rappresentarono l'Alberta del Nord. Il C.N.I.C. appariva in Alberta nei 1978 dopo un convegno di tutte le associazioni albertane organizzato a Calgary. Più tardi lo stesso anno veniva organizzato pure ad Edmonton con il Signor Carlo Amodio, presidente.

Cosa Rappresenta?

Cos'è il C.N.I.C.? Di fatto è un'organizzazione ombrello che abbraccia tutte le associazioni italiane di Edmonton. E' governato da un esecutivo composto da un presidente, signora Adriana Albi Davies, due vice presidenti, il signor Domenico Tomat e la signora Maria Borelli; una segretaria, la signorina Anna Biasutto e un tesoriere, il signor Mario Rizzuto. Altro organo del C.N.I.C. è il consiglio direttivo, composto dall'Esecutivo e da tutti i presidenti (o loro rappresentativi) delle varie associazioni di Edmonton. Fanno pure parte di questo conclave pure 5 membri generali, eletti con l'Esecutivo ogni due anni durante un'adunanza generale.

Cosa si Propone?

Quali sono gli obiettivi del C.N.I.C.? In breve possono essere così raggruppati: coordinare le attività della collettività in genere, senza interferire nelle attività dei singoli clubs; farci sentire ed ascoltare in "alto loco" con una voce sola.

E' lecito nel 1987 domandarsi "come ha funzionato il C.N.I.C.? Ha servito la comunità secondo gli obbieltivi proposti? Ha tatto poco? Ha fatto molto?"

Avendo avuto la possibilità di seguirlo un pò da vicino, in quanto attivo nel gruppo, mi piace esprimere la mia opinione.

Lo Scenario Comunitario

Secondo me il C.N.I.C. è apparso proprio agli inizi di un rinato risveglio della collettività italiana di Edmonton. Per meglio capirci è necessario riportarci indietro nel tempo agli anni precedenti la nascita del C.N.I.C. A parte la chiesa di Santa Maria Gorelli non vi erano altri edifici pubblici italiani. Delle tante organizzazioni, sette o otto, solamente la Società Dante Alighieri, l'Ital-Canadian Soccer Club e le associazioni gravitanti attorno alla Parrocchia esistono ancora. Si potevano ascoltare i programmi radio domenicali di Bagnarìol prima e De Rose dopo, niente televisione, qualche giornale. Un paio di caffè-bar sulla 95 strada, la zona italiana. Qualche ristorante sparso per la città. alcuni liberi professionisti, un gruppetto di insegnanti, tanti operai. Una comunità operosa e laboriosa, ma anche tanto "tranquilla".

Dopo nove anni dall'avvento del C.N.I.C. ci troviamo con circa 33 clubs operanti nel campo della cultura, folclore, sport in genere. Due centri, una casa per gli anziani, vari programmi radio, un programma televisivo, due giornali se vogliamo dare nota d'esistenza anche alla concorrenza. Il governo italiano ha pure elevato Edmonton a sede di un vice consolato. Un folto numero di professionisti si è aggregato al vecchio, gli insegnanti si sono moltipllcati. Non viviamo più nella Little Italy, ma ci siamo trasferiti nella zona di Castle Downs.

E' stato questo dovuto al C.N.I.C.? No, no certamente. Le ragioni sono da ricercarsi nel boom economico che ha cambiato laa fisionomia della città intera.

L'Avvento del C.N.I.C.

E il C.N.I.C.? In questo mosaico ha dovuto inserirsi il C.N.I.C. e cercare di raggiungere gli obiettivi che si era proposto. Cercare di rispondere alla domanda precedente se ha funzionato, dipende da chi parlate. Secondo alcuni il tutto è stato perfetto, altri maledicono il giorno in cui è nato. Bisogna vedere da che pulpito viene la predica, la corrente di appartenenza.

Prima della signora Albi Davies ha avuto quattro presidenti: Amodio, Cavaliere, Mazzuca e Marazzo, ammirati e rispettati da tanti, detestati e ostacolati da altri. Ha rappresentato con le associazioni partecipanti la comunità in nove Heritage Festivais; ha organizzato parecchi Vatiety Shows a beneficio dei vari talenti dilettanti italiani; ha dato vita agli Appennini Dancers. E' stato promotore per la raccolta di fondi per i terremotati del Sannio e per la fame in Eritrea. Una lapide al Convention Centre è testimonianza del contributo offerto dalla collettività italiana, sotto la guida del C.N.I.C. La costruzione della Casa per gli Anziani, Piazza Italia. E per concludere ha dato vita a questo giornale, da cui ne ha preso il nome.

E per quanto riguarda le relazioni con altri gruppi. Al solito è riuscito a lavorare pienamente con alcuni, mentre è stato criticato da altri! E" proprio vero. Potete portare l'asino al pozzo, ma non potete costringerlo a bere. Per capire bisogna conoscere la dinamica della collettività italiana di Edmonton. Trentratre clubs dicevamo due mesi fa, trentratre presidenti. Grazie a Dio in maggioranza ragionevoli. La minoranza ricca , proprietaria di monumenti, sempre di idee superiori, il campanilismo regionale, l'operato del solito intelligentone locale hanno fatto sì che il C.N.I.C. non operasse nelle condizioni più favorevoli.

Tutto sommato ha fatto più bene che male. Opinione mia. Grazie alla linea apolitica adottata è riuscito anche a coprire tanti vuoti di rappresentanza con le autorità dei tré livelli di governo canadese.

Il Futuro

Come si presenta il futuro? Abbastanza promettente. L'Esecutivo, eletto lo scorso ottobre, molto più rappresentativo delle varie correnti di parte, sembra essere riuscito a pompare nuova vita nel C.N.I.C. Indice di questa nuova acquistata vitalità sono gli argomenti trattati nelle due ultime adunanze del Consiglio Direttivo, già riportati nel numero precedenti del " Congresso". Anche il ristabilito equilibrio delle forze comunitarie grazie alla costruzione e conseguente apertura del Centro Comunitario Santa Maria Gorelli sembra aver indirettamente giovato al C.N.I.C. Infatti, grazie alla sua politica di non allineamento, esso è chiamato di fatto a mantenere lo status quo e ad assumere quell'ambito ruolo di associazione- ombrello delle associazioni italiane di Edmonton.

Che sia la volta buona.

Una comunità unita, una voce sola. Questi sono gli obbicttivi.