Antiche Radici e Nuova Immagine degli Italiani nel Mondo

Anno 6 Numero 1  Gennaio 1989

Gli emigrati italiani che giunsero in Canada con il sogno modesto di migliorare la loro condizione e di dare una casa ed un focolare alle loro famiglie, hanno svolto un ruolo primario nella costruzione di questo Paese.

La loro tenacia, e la voglia di riuscire, hanno reso gli italiani all'estero dei veri e propri "leaders" in campo economico, politico e sociale; nel loro paese di origine, in Italia, il prodotto di queste qualità è stato una rinascita dell'economia italiana.

L'immagine dell'italo-canadese che noi vogliamo proiettare negli anni '90 non è quella del povero emigrato che sbarca a Ellis Island o ad Halifax con nient'altro che i suoi talenti, ma piuttosto quella di una persona consapevole della forza delle tradizioni in cui è nato. Queste tradizioni o "radici" uniscono il singolo con il passato storico di Roma ed anche con lo spirito imprenditoriale che oggi caratterizza gli italiani in Patria e all'estero.

Verso una nuova immagine per i canadesi di origine italiana

Nello "scrivere" il nostro futuro collettivo, dobbiamo in primo luogo affrontare il problema della "stereotipizzazione." L'immagine da proiettare è sopratutto positiva: nello susseguirsi delle diverse generazioni, gli immigrati hanno contribuito alla crescita dei paesi di adozione. In questa fase della nostra storia in Canada, non abbiamo bisogno di perorare o rivendicare alcunché; si tratta solo di ottenere il riconoscimento di legittimi diritti e benefìci. L'immagine dell'emigrato dal XIX secolo fino agli anni cinquanta non è più valida per l'Italian-Canadian che si appresta ad entrare nel XXI secolo. Ma se rinneghiamo lo stereotipo, con cosa possiamo sostituirlo?

L'italiano come esploratore

E a tutti familiare l ' immagine dell ' uomo rinascimentale, padrone del creato, che domina e si impone, nello splendore della sua prestanza fisica, esaltata dal nudo, sullo sfondo dell'universo.

Rimuoviamo le implicazioni "sessiste" e ampliarne quest'immagine; avremo difronte a noi una rappresentazione eroica dello spirito italiano; quello spirito che fece dei primi emigrati italiani degli esploratori del mondo.

Le storie di Cristoforo Colombo, Giovanni Caboto ed altri sono parte del mito delle genti italiche. Padre Francesco Bressan, nel 1640, rimase in Canada per otto anni. E fu lui il primo italiano a stabilirsi nel paese. Così noi desideriamo proiettare un'immagine di italiani come popolo di esploratori e "imprenditori," nel senso etimologico del termine, "autori di imprese." come pure di artisti e di "leaders" politici.

Gli italiani ed i canadesi di origine italiana rappresentano una forza culturale ed economica; in Italia ed all'estero.

Così riteniamo che l'identità italiana non debba poggiare solamente sullo spazio angusto della cittadinanza o del passaporto, ma sostenersi sulle radici originarie. E in questa prospettiva soltanto che esiste per noi un potenziale di crescita e di consolidamento di identità.

Se tutti, canadesi di origine italiana, e italiani, faremo nostra la nozione di comune eredità del passato, tutti ne trarremo un vantaggio e beneficio, in termini di compattezza e di forza. Beninteso, al paese di cittadinanza (ad es. il Canada) andrà rivolto il giuramento di fedeltà. Ma in quest'epoca caratterizzata dalla perdita o dalla mancanza di valori morali, in una società senza radici, i nostri legami con la tradizione italiana ci aiuteranno a trovare un'identità nostra.

Gli italiani come maestri di tecnologia

E quasi un paradosso che l'Italia, una delle culle della civiltà, sia ora all'avanguardia in certe aree della innovazione tecnologica.

Alcuni delegati che erano presenti alla Seconda Conferenza dell'Emigrazione
Alcuni delegati che erano presenti alla Seconda Conferenza dell'Emigrazione si che si avviano per un' udieza speciale con il Papa. La quinta persona dalla sinistra è la dottoressa A. Albi Davies che rappresentava l'Alberta ed il Saskatchewan.

E' un imperativo che le nuove tecnologie siano usate per collegare gli italo canadesi con la patria d'origine. Le nuove tecnologie nel settore delle comunicazioni fanno sì che la cultura non abbia più limiti geografici; ora, come potenziali cittadini del mondo, possiamo scegliere il nostro stile di vita, "intercollegati" come siamo nei nostri "villaggi globali." I mezzi di comunicazione, i "media" italiani, devono forgiare nuovi legami con i loro omologhi canadesi.

Lingua, comunicazione e cultura

Un grande numero di canadesi di origine italiana parlano due lingue; molti tre. Questa capacità non è soltanto una "forza" culturale; ha un potenziale economico nell'area degli scambi e del commercio intemazionale sia per il Canada che per l'Italia. E perciò essenziale che i due paesi collaborino per incoraggiare e sviluppare queste abilità linguistiche nei giovani canadesi di discendenza italiana. Ogni individuo che acquisti conoscenza e padronanza della lingua italiana, è un amico potenziale dell'Italia, e viceversa.

I canadesi di origine italiana hanno sinora sostenuto lo sforzo di imparare l' italiano per conversare con i loro parenti italiani. E questo deve continuare. Ma ci sentiremmo di raccomandare che un numero sempre maggiore di nostri fratelli italiani imparino l'inglese (o le altre principali lingue). Un'insularità di lingua e perciò di mente e di mentalità, non si addice ad un paese che, attraverso i suoi figli emigrati (o più correttamente "colonizzatori economici"), ha una presenza significativa in tutte le istanze e in tutti i continenti.

Lo sforzo di parlare inglese renderebbe più sensibili gli italiani sulle difficoltà che incontrano i canadesi di origine italiana per parlare una lingua comunque straniera, anche quando si tratti di una lingua ancestrale. E questa esperienza servirebbe ad avvicinare ancora più i due popoli.

La "cultura" non è una creazione nuova di ciascuna generazione, ma qualcosa che cresce e si sviluppa in un processo secolare.

Con riferimento all'esistenza di una distinta cultura italo-canadese, correlata alla cultura della patria originaria ed al quadro, ormai chiaramente delineantosi, del multiculturalismo canadese, va in questa sede sottolineata l'importanza dei corsi di lingua italiana, che si tengono in tutto il Canada. Possiamo chiamare pionieri linguistici e culturali quelle persone che si dedicano con entusiasmo all'organizzazione di questi corsi in orario extra scolastico.

In più, un ruolo vitale per il mantenimento del retaggio culturale è svolto dai gruppi e dalle associazioni, del tipo "Fogolar Furlans." Obbiettivo di queste associazione a base regionale è di stabilire e mantenere legami stretti con le diverse aree geografiche italiane di origine. Queste iniziative, e l'associazionismo in genere, meritano l'appoggio costante e continuo dei governi.

Diritti e benefici

Finché ci saranno residenti in Canada persone che hanno trascorso una parte della loro vita professionale e di lavoro in Italia, ci saranno problemi sociali da affrontare e risolvere in via bilaterale.

Con spirito di collaborazione e buona volontà, i governi italiano e canadese hanno concluso accordi il cui obbiettivo è l'affermazione di criteri di giustizia sociale.

Queste iniziative di cooperazione già attuate devono essere il modello per accordi che coprano altre aree del "sociale,' e sopratutto per il consolidamento di scambi culturali più complessi ed articolati.

Rientri, reinserimento e rimesse

Non per tutti l'esperienza emigratoria si rivela un successo. Per quanti scelgano di ritornare in Italia, auspichiamo che le autorità italiane continuino a sviluppare una politica mirata a facilitarne il reinserimento nella vita italiana. Questo è specialmente necessario per le persone più anziane che decidano di percorrere il viale del tramonto nella loro patria di origine. La piena e totale trasferibilità di tutte le pensioni, rendite e benefici è l'obbiettivo da raggiungere. Per un più approfondito esame dell'argomento si rinvia al documento allegato, redatto dal Comitato di coordinamento dell'Ontano.

Il ruolo delle donne

La donna italiana è stata tradizionalmente costretta nei ruoli di moglie e di madre.

La donna emigrata è stata spesso obbligata ad essere anche un sostegno economico per la sua famiglia, per migliorarne le condizioni.

Cresciuta nel mondo anglosassone, all'avanguardia del movimento per i diritti e la liberazione delle donne, le canadesi di origine italiana si sono allontanate dai modelli tipici, limitati e limitanti, abbracciando numerose carriere tradizionalmente riservate ai maschi (medico, avvocato, manager, ecc.).

La comunità italo-canadese sta lentamente prendendo atto con compiacimento, di questo cambiamento, e crediamo che le canadesi di origine italiana possano costituire un modello da imitare.

L'attribuzione alle donne del diritto di sviluppare i propri talenti e di trovare impieghi professionali a questi commisurati, ricevendone le remunerazioni riservate ai colleghi maschi, è un obbiettivo riconosciuto da tutte le democrazie occidentali.

Vorremmo che la comunità italo-canadese ed il governo italiano siano maggiormente consapevoli di questo mutamento, ed adottino misure appropriate.

Multiculturalismo

Poiché noi italiani del Canada possiamo svolgere un ruolo significativo nella creazione del multiculturalismo canadese, è necessario che siamo efficaci ed efficienti nell'area della cultura quanto lo siamo stati in politica, in economia ed in genere nella società.

A tal fine chiediamo una fitta rete di collegamenti e di legami (nella formazione ed educazione, nelle scienze e nelle arti). E non sarà un rapporto a senso unico, l'Italia da, ed il Canada riceve. Noi siamo convinti che "nutrire" e rafforzare i legami multiculturali arricchirà le realtà politiche e sociali di ambo i Paesi.

Conclusione

Quando si tratta di leggere il futuro, è a nostro avviso essenziale, piuttosto che fare un salto nel buio, costruire sulla ricchezza del passato.

L'affermazione della nostra italianità e l'impegno di consolidarla è a nostro avviso la miglior strada da percorrere; il mezzo è costituito dal rafforzamento dei legami con la nostra patria, nelle aree dell'educazione, della comunicazione, delle scienze e delle arti.

Come i semi del pioppo, che sopravvivono all'incendio della foresta, ed anzi a quello stesso fuoco si liberano e si schiudono per poi germogliare, i semi del nostro futuro sono nel nostro passato.

Questa relazione, che tratta il sesto tema della conferenza (Antiche radici e nuova immagine degli italiani nel mondo), è stata presentata della dottoressa Adriana Albi-Davies da parte del Canada.